La questione Telecom è allucinante soprattutto apprendere che lo Stato vendette la ex Sip per 4 soldi a gente che in questi anni non ha saputo investire in infrastrutture ed ora che la scatola e cassa sono vuoti, si vende. Mi ricorda molto la questione Alitalia che per mantenerla "italiana" (manco poi costruissero aerei), è stata tenuta in vita artificialmente facendo pagare le caXXate dei dirigenti a tutti noi italiani e poi per cosa? per venderla dopo 2 anni ai francesi che ce l'avrebbero comprata anche due anni prima e così facendo non ci avrebbero fatto pagare a livello di Comunità almeno 4 mld.
La Bimota era un'altra di quelle aziende che producevano tecnologia e cultura motociclistica, ora è finita in mano a "italo-stranieri" che sicuramente vorranno pagare le tasse a casa loro (ma va!!!), creando ulteriore povertà in Italia. Di solito le aziende italiane chiudevano la baracca per aprire in Cina o paesi del terzo mondo, mentre adesso un mio conoscente pratese che ha una piccola azienda tessile, mi ha riferito di essere stato contattato pochi mesi fa da emissari della Carinzia (Austria quindi, no Albania o Romania) che gli hanno proposto di riaprire la ditta nella regione austriaca, dove il governo regionale, oltre a trovargli i capannoni in classe energetica A (!!!!!), si sarebbe accollato per almeno 5 anni anche le spese elettriche dei macchinari.
Io credo che Letta dovrebbe cominciare a dar battaglia seria al lavoro sommerso (che vale 100 mld) ed iniziare a dare sgravi forti almeno sulla parte inerente ai dipendenti, altrimenti qua non ci tiriamo più via le zampine.
Il "Belpaese", le sue aziende e la finanza
- Chris
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Ultima modifica di Chris il 28 set 2013 18:42, modificato 1 volta in totale.
- MarioG75
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Notiza fresca di oggi che da ora in poi non è più possibile scongiurare l'aumento dell'Iva, complimenti vivissimi a tutti i nostri attuali governanti ed ai loro partiti.
Alitalia e Telecom ci sono costate quanto 2-3 manovre finanziarie mah!
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Tweet: tagliando dei 10.000 km
Visto che fra poco dovrò pure io fare il tagliando al mio Geo dei 10000 km e visto che pure per un 2 ruote abbastanza piccolo e poco esoso come il Tweet vengono chiesti soldi a palate, vi domando: ma alla fine non è che conviene andare solo in auto, dato che la macchina fa un tagliando ogni 20-30000 km?
- cts
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Re: Tweet: tagliando dei 10.000 km
Bella domanda.
Devi considerare nel confronto non solo la frequenza e i costi dei tagliandi di entrambi i mezzi, ma anche (ad esempio) il costo dei relativi parcheggi, i consumi di benzina, il risparmio di tempo nel traffico, i costi di imposte di proprietà e assicurazioni, il costo delle revisioni, la durata e il costo degli pneumatici, eccetera.
Sul piatto della bilancia, poi, ognuno di noi darà un personale valore diverso a ciascuna voce di risparmio.
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- Chris
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Re: Tweet: tagliando dei 10.000 km
Giustissmo cts ma quanti di noi hanno deciso di avere solo uno scooter e di rimanere senza auto? La realtà è che la maggioranza di noi ha sia l'auto che il 2 ruote ed in una situzione critica come quella di oggi a livello economico, è indubbio che tante persone abbandoneranno uno preferendo l'altro e non è difficile immaginare cosa sceglieranno. La politica cieca, meccanici che pretendono con un tagliando di farti pagare 3 tagliandi a te poveraccio per ripianare i loro debiti, assicurazioni che meriterebbero sanzioni milionarie per il dumping che stanno facendo sul mercato.....tutto ciò fa riflettere sul fatto che un mezzo "easy" come il Tweet ma anche come il Geo, abbiano dei costi di gestione troppo alti rispetto a quello che sono i 2 mezzi.
- cts
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Re: Il "Belpaese", le sue aziende e la finanza
La politica è cieca, ma lo sono soprattutto i costruttori o gli importatori di motocicli in Italia.
Che cosa funge da deterrente all'acquisto di una moto, ad esempio?
Il costo dell'assicurazione troppo alta?
Beh, allora il rimedio ci sarebbe se tutti non fossero troppo miopi e preoccupati di coltivare il proprio orticello.
I boss di Honda Italia, Numero Tre, Peugeot Scooters, Padana Ricambi, Piaggio, eccetera (fino al più piccolo costruttore nostrano) dovrebbero riunirsi attorno ad un tavolo e decidere di rendere appetibile i loro prodotti per una grossa compagnia assicurativa.
Assieme quanti motocicli vendono in un mese in Italia? Dodicimilacinquecento pezzi? Sono pur sempre 12.500 clienti. Perché Peugeot deve proporre una convenzione diversa ai suoi potenziali acquirenti rispetto a quella di Harley Davidson? Perché Aprilia deve proporre un'assistenza stradale convenzionata rispetto a quella di Peugeot?
TUTTI assieme (ma proprio TUTTI) potrebbero spuntare dei prezzi e delle tariffe convenzionate migliori per i loro potenziali clienti.
E invece no, ANCMA e simili pensano a tutt'altro.
Il discorso è allargabile anche a FMI e simili.
Anzi, sotto alcuni aspetti è delegato tutto al povero concessionario, spesso relegato a fare da cuscinetto tra l'incudine (i clienti) e il martello (la Casa che rappresenta).
Del resto, il Coordinamento Motociclisti non riesce a fare unione con RoadRide e simili... che cosa pretendiamo, la fantascienza?
Siamo in Italia, riunirsi assieme già viene vista come una cospirazione dai datori di lavoro timorosi di avere un sindacato in azienda, figuriamoci...
Che cosa funge da deterrente all'acquisto di una moto, ad esempio?
Il costo dell'assicurazione troppo alta?
Beh, allora il rimedio ci sarebbe se tutti non fossero troppo miopi e preoccupati di coltivare il proprio orticello.
I boss di Honda Italia, Numero Tre, Peugeot Scooters, Padana Ricambi, Piaggio, eccetera (fino al più piccolo costruttore nostrano) dovrebbero riunirsi attorno ad un tavolo e decidere di rendere appetibile i loro prodotti per una grossa compagnia assicurativa.
Assieme quanti motocicli vendono in un mese in Italia? Dodicimilacinquecento pezzi? Sono pur sempre 12.500 clienti. Perché Peugeot deve proporre una convenzione diversa ai suoi potenziali acquirenti rispetto a quella di Harley Davidson? Perché Aprilia deve proporre un'assistenza stradale convenzionata rispetto a quella di Peugeot?
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E invece no, ANCMA e simili pensano a tutt'altro.
Il discorso è allargabile anche a FMI e simili.
Anzi, sotto alcuni aspetti è delegato tutto al povero concessionario, spesso relegato a fare da cuscinetto tra l'incudine (i clienti) e il martello (la Casa che rappresenta).
Del resto, il Coordinamento Motociclisti non riesce a fare unione con RoadRide e simili... che cosa pretendiamo, la fantascienza?
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Re: Il "Belpaese", le sue aziende e la finanza
Sono d'accordo con cts al 100%. Inutile affermare che molti dei problemi che ci ritroviamo oggi tra i piedi sono dovuti anche alla nostra atavica insofferenza all'idea di "fare squadra". Mi domando solo per quale motivo le associazioni di settore cosa ci guadagnino a fare i "contadini zappatori" ognuno per conto proprio...........oppure ci sono degli interessi dietro?
- cts
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Re: Il "Belpaese", le sue aziende e la finanza
Pura, stolta, inutile, delirante diffidenza dovuta al fatto che sono tra di loro concorrenti.
Non sono capaci di creare un organismo forte perché sono stolti, tutto qua.
Comunque, ritornando in topic, abbiamo in Italia gente che fa fallire Richard Ginori o fa vendere Ducati all'estero... credi che sia gente lungimirante?
Senza concorrenza interna, la FIAT avrebbe dovuto fare scintille in Italia e invece è andata a finire come sappiamo, boccheggiano e stanno spostando la testa a Detroit e le braccia in Polonia...
La concorrenza fa bene anche la maggior competitore, credimi.
Se non c'è concorrenza, un'azienda si adagia sugli allori e all'improvviso appare dal nulla una tecnologia o un'altra azienda o un'altra nazione o un altro fattore che la spazza via!
Sono un nostalgico del protezionismo? Mah, forse sì. Una volta tutte 'ste dannate micromoto cinesi non esistevano, c'erano interi capannoni in Emilia Romagna che davano lavoro, nel loro piccolo, a centinaia e centinaia di italiani, con la produzione di minimoto e soprattutto "tuboni".
Semplifichiamo la burocrazia amministrativa per le imprese, eliminiamo loro le tasse idiote che alla lunga provocano l'effetto contrario (evasione fiscale e delocalizzazione), rendiamo il sistema giudiziario più snello e veloce. Solo così gli stranieri verranno in Italia per investire ed aprire aziende, non per cannibalizzare quelle italiane esistenti.
P.S: "atavica".
Non sono capaci di creare un organismo forte perché sono stolti, tutto qua.
Comunque, ritornando in topic, abbiamo in Italia gente che fa fallire Richard Ginori o fa vendere Ducati all'estero... credi che sia gente lungimirante?
Senza concorrenza interna, la FIAT avrebbe dovuto fare scintille in Italia e invece è andata a finire come sappiamo, boccheggiano e stanno spostando la testa a Detroit e le braccia in Polonia...
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Se non c'è concorrenza, un'azienda si adagia sugli allori e all'improvviso appare dal nulla una tecnologia o un'altra azienda o un'altra nazione o un altro fattore che la spazza via!
Sono un nostalgico del protezionismo? Mah, forse sì. Una volta tutte 'ste dannate micromoto cinesi non esistevano, c'erano interi capannoni in Emilia Romagna che davano lavoro, nel loro piccolo, a centinaia e centinaia di italiani, con la produzione di minimoto e soprattutto "tuboni".
Semplifichiamo la burocrazia amministrativa per le imprese, eliminiamo loro le tasse idiote che alla lunga provocano l'effetto contrario (evasione fiscale e delocalizzazione), rendiamo il sistema giudiziario più snello e veloce. Solo così gli stranieri verranno in Italia per investire ed aprire aziende, non per cannibalizzare quelle italiane esistenti.
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Re: Il "Belpaese", le sue aziende e la finanza
cts ha scritto:Semplifichiamo la burocrazia amministrativa per le imprese, eliminiamo loro le tasse idiote che alla lunga provocano l'effetto contrario (evasione fiscale e delocalizzazione), rendiamo il sistema giudiziario più snello e veloce. Solo così gli stranieri verranno in Italia per investire ed aprire aziende, non per cannibalizzare quelle italiane esistenti.
E' un discorso del quale ormai si già letto e sentito tanto, è un po come dire di aver scoperto l'acqua calda.....quello che però anche a me sfugge è perchè ci tiriamo continuamente mazzate sulle palle alla "tafazi" e si continua ad usare quella fredda sapendo di aver a disposizione l'altra...mah...
cts ha scritto:...spostando la testa a Detroit e le braccia in Polonia...
Ecco l'esempio... spostare la testa in una citta' che ha dichiarato fallimento..... altro che tafazi...
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