Come bloccare uno strapotere?

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Come bloccare lo strapotere degli influencer?

Messaggioda cts » 02 giu 2023 08:42

Come bloccare lo strapotere degli influencer? - La storia di Giulietta, l’11enne che ha criticato Chiara Ferragni: «Mi ha delusa. E ora mi hanno cancellato da Instagram»

La ragazzina: «Ora mi hanno chiuso il profilo Instagram». La polemica: «Lo dico anche alle mie amiche più grandi che certe foto non vanno bene». La madre: «Non posso accettare che mia figlia sia stata cancellata per aver espresso un’opinione»

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Come bloccare lo strapotere delle VPN?

Messaggioda cts » 17 giu 2023 01:50

Come bloccare lo strapotere delle VPN?
C’è molta confusione e ci sono molti miti intorno a queste VPN. La storia di cosa sono, cosa fanno realmente, cosa non possono fare e chi ne ha realmente bisogno è il tema della puntata del 16 giugno 2023 del Disinformatico, il podcast della Radiotelevisione Svizzera dedicato alle notizie e alle storie strane dell’informatica. Dal sito di Paolo Attivissimo.

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Come bloccare lo strapotere del logo esclusivo Apple?

Messaggioda cts » 21 giu 2023 15:13

Come bloccare lo strapotere del logo esclusivo Apple?
Negli anni, Apple si è opposta ai loghi e ai nomi di tante attività, a prescindere dal settore e dall'effettiva somiglianza con il logo di Apple. Ora ha preso di mira un'organizzazione agricola in Svizzera.

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Come bloccare lo strapotere delle assurdità legislative?

Messaggioda cts » 23 giu 2023 16:23

Come bloccare lo strapotere delle assurdità legislative?

Quattro esempi.
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Nel primo è ancora Genova la protagonista in negativo. Fare pagare la fattura all'assicurazione del colpevole dell'incidente no, eh?

Genova. Dovrà pagare per la pulizia dell'asfalto: il motociclista aveva perso sangue dopo l'incidente
La polizia municipale lo aveva avvisato: "Le arriverà la fattura dell’impresa di pulizie che ha pulito le macchie sull’asfalto"
Dopo essere stato vittima di un incidente stradale causato dal guidatore di una vettura distratto, il motociclista, ferito al piede, ha perso un po' di sangue sul marciapiede. Dopo il fatto - immaginiamoci la situazione - la polizia municipale ha avvisato il motociclista: “Le arriverà la fattura dell’impresa di pulizie che ha pulito le macchie sull’asfalto. In futuro potrà rivalersi tramite la sua assicurazione”. La vittima di questa vicenda surreale è un insegnante sessantenne originario del capoluogo ligure.
Gianni, il motociclista, stava percorrendo via Pio VII, nel quartiere di Sturla, quando poco prima dell’incrocio con via Rossetti è caduto a terra a causa di un signore che, dopo aver parcheggiato la sua macchina, ha deciso di aprire la portiera. L'insegnante è stato immediatamente soccorso.
“Tra loro, la titolare di un negozio di frutta e verdura: è stata gentilissima, mi ha offerto una sedia in attesa che arrivasse l’ambulanza”, racconta il motociclista. Seduto sul marciapiede, Gianni ha perso qualche goccia di sangue: nell’impatto infatti la lamiera della portiera della macchina gli aveva rotto la scarpa. Successivamente lo sfortunato motociclista è stato trasportato al pronto soccorso del San Martino, dove è stato visitato, curato e giudicato guaribile in 30 giorni.
“Ho telefonato alla signora per ringraziarla delle premure che aveva avuto nei miei confronti”, spiega Gianni. “Voleva sapere come stavo. Le ho detto che per fortuna non era nulla di grave. Poi ha aggiunto che i vigili urbani avevano insistito perché qualcuno pulisse il marciapiede con della candeggina. Mi è sembrato strano”. Da questo momento infatti la vicenda diventa surreale.
Dopo qualche giorno l'insegnante si presenta negli uffici della polizia municipale di via Ruspoli per chiedere i dati dell’automobilista. “I vigili sono stati più che disponibili. Poi però hanno aggiunto che era stato necessario chiamare un’impresa delle pulizie per lavare le macchie di sangue che avevo lasciato. ‘Le arriverà una fattura con la spesa relativa. Deve pagare". Lo sconcerto da parte del motociclista non è mancato, tuttavia è così che funziona, spiega la polizia Municipale: “In caso di incidente, interviene una società privata - Sicurezza e Ambiente - che si occupa di ripristinare le condizioni di sicurezza del manto stradale”.

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Nel secondo caso siamo in provincia di Milano, dove c'è il totale disprezzo per le normali esigenze di un utente che ha fretta nel parcheggiare, non ha spiccioli ma ha la carta di credito.
Treviglio, il Pos dei parcometri non funzionava: multa annullata e Comune condannato
L'amministrazione comunale ha l'obbligo di mantenere in efficienza gli apparecchi e garantire la possibilità di effettuare pagamenti con le carte elettroniche

Non solo i negozi ma anche i parcometri hanno l’obbligo di avere il POS in funzione per consentire pagamenti elettronici.
Per questo il Giudice di pace di Bergamo ha annullato la multa per divieto di sosta elevata in centro a Treviglio condannando il Comune a risarcire le spese legali. In una città dove ancora tiene banco l’estensione da maggio della riga blu intorno al centro storico con 200 stalli passati a pagamento, animerà il prossimo Consiglio comunale la ratifica di un debito fuori bilancio di 43 euro.
A tanto ammontano le spese legali per l’impugnazione di una multa per divieto di sosta del giugno di un anno fa. A proporre il ricorso contro il verbale una quarantenne di Castel Rozzone che, a Treviglio per un appuntamento, aveva lasciato la vettura in un parcheggio a pagamento del centro, scoprendo al parcometro che il POS non funzionava. L’apparecchio accettava moneta ma la donna non ne aveva con sé in quel momento. Per mettersi in regola con la sosta, la quarantenne aveva così raggiunto un altro parcometro solo per scoprire che anche questo era nelle stesse condizioni del precedente.
Solo allora, dopo aver documentato la situazione, aveva gettato la spugna e si era recata al suo appuntamento. E al ritorno si era trovata sul parabrezza la multa, che ha considerato ingiusta e contro cui ha deciso di ricorrere.
Il Comune si è costituito in giudizio e al dibattimento non ha contestato la versione della ricorrente ma ha ribadito che era possibile pagare con la moneta, e che a un centinaio di metri c’era un parcometro con il POS attivo.
Per questo il Comune non si è opposto all’annullamento della contravvenzione, ma ha chiesto che le spese fossero compensate.
Una soluzione che la residente di Castel Rozzone ha respinto con fermezza.
Il Giudice di pace ha ricordato che dal 2016 la legge 208 ha esteso anche nei parcheggi a strisce blu l’obbligo di accettare pagamenti con carta di credito e bancomat.
«Come deroga alla norma — scrive — non può essere ritenuto accettabile il mancato funzionamento del parchimetro. Si ritiene che l’amministrazione comunale abbia l’obbligo di mantenere in efficienza gli apparecchi e in particolare la possibilità di effettuare pagamenti con le carte elettroniche. Dall’altro non può richiedere all’utilizzatore del servizio di peregrinare in cerca di un parchimetro funzionante o di essere dotato di moneta in previsione di un malfunzionamento che a lui non è imputabile».
Da qui la condanna a risarcire alla quarantenne 43 euro, la cifra spesa per il ricorso.

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Nel terzo caso parliamo di siti che non vogliono funzionare, prenotazioni online con attese assurde e allucinanti attese solo per la risposta di una PEC.
Il governo non capisce che online è meglio, dà risposte allucinanti
Per avere un passaporto in Italia ci vogliono molti mesi, ma per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato va tutto bene perché i problemi riguardano solo la piattaforma di prenotazione online. I cittadini possono celebrare il “ritorno alla normalità”, come afferma il Ministero dell’Interno; una normalità fatta di code in questura.

“La problematica”, nota il Dipartimento, “riguarda essenzialmente i tempi necessari per prenotare sulla piattaforma informatica l’appuntamento in Questura per la consegna della documentazione e il rilevamento dei dati biometrici”.
Infatti, terminata l’emergenza pandemica, si è progressivamente tornati alla normalità prevedendo sistemi di accesso diversi dalla prenotazione.
Se la prenotazione online non funziona o funziona male, si consiglia quindi di andare sui siti delle varie questure per scoprire gli altri possibili metodi per chiedere un passaporto. Anzi, è persino possibile addurre motivi di urgenza anche se si tratta di turismo, così potrete partire tranquilli. Quest’ultimo passaggio era presente in una prima versione del comunicato, come riportano alcune fonti, ma non è presente in quella attuale (ma la data non è cambiata).
Dopotutto, riferisce la Polizia di Stato, ad oggi “non si ha notizia di casi in cui non sia stato possibile partire per mancanza del passaporto, né riscontri circa le asserite perdite di chance degli operatori del settore turistico”.
Insomma, chi ha bisogno di un passaporto in tempi brevi può averlo, basta evitare la piattaforma di prenotazione online che proprio non vuole saperne di funzionare come dovrebbe.
Andrebbe anche bene, se il Ministero avesse detto qualcosa del tipo sappiamo che c’è un problema e ci stiamo lavorando, nel frattempo i cittadini possono fare in quest’altro modo.
Invece, dalla comunicazione traspare un quasi disprezzo per la funzionalità online. Parole che tradiscono una cultura retrograda, quasi bigotta, per la quale non ci dovrebbe essere spazio in uno Stato moderno.


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Nel quarto siamo a Torino. Dove, pare, per una poco chiara segnaletica
Sbaglia corsia per 6 mesi, imprenditore torinese rischia 14 mila euro di multa: «Non pago, mi mandino in carcere»
Le infrazioni, rilevate dai T-Red, sono state notificate a distanza di sei mesi: «La prima multa, per un fatto di giugno, è arrivata soltanto a dicembre. E così io per mesi ho continuato a fare quello che avevo sempre fatto»

«La prima multa l’ho pagata, l’importo era lo stesso che sarebbe servito per presentare un ricorso. Poi nel giro di un paio di giorni ne sono arrivate una seconda ed ancora una terza. Ho pagato anche quelle, ma a quel punto ho deciso di chiedere informazioni e – dopo un controllo al computer – mi è stato detto che risultavano ventuno multe a mio carico. Volevo la lista completa per presentare un ricorso, mi hanno fatto sapere che avrei dovuto aspettare ogni singola notifica per procedere».


«La prima multa, per un fatto di giugno, è arrivata soltanto a dicembre. E così io per mesi ho continuato a fare quello che avevo sempre fatto. In pochi minuti riesco a comunicare con i miei figli che sono all’estero, mi sembra incredibile che avendo a disposizione pec, mail e telefoni ci vogliano sei mesi per scoprire di aver commesso un’infrazione. Questo porta ad una situazione in cui si vive e lavora male, perché c’è una spada di Damocle che pende sopra la propria testa».


Come dare torto all'imprenditore torinese?
Se si vogliono usare i vari strumenti di controllo per aumentare la sicurezza stradale, allora le infrazioni si fanno arrivare in tempi rapidi così che si possa evitare di ripeterle. Se invece si vuole solo fare cassa, allora si fanno arrivare dopo mesi!

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Come bloccare lo strapotere di Instagram e i profili "sicuri" a pagamento??

Messaggioda cts » 06 lug 2023 16:04

Come bloccare lo strapotere di Instagram e i profili "sicuri" a pagamento?
Si chiama Meta Verified e include anche una spunta blu per attestare l'autenticità del profilo e più funzioni per comunicare. C'era già in Oceania e negli Stati Uniti: nei prossimi giorni debutterà in Italia.

Per avere una persona che risponda ai problemi dell'account Facebook e Instagram, meglio pagare. Meta, società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato che l'abbonamento mensile Meta Verified sarà disponibile anche in Italia nei prossimi giorni.
Per ora è accessibile una lista di attesa per potersi iscrivere tramite la pagina dedicata.
Fra i benefici più evidenti c'è la possibilità di interagire con una persona e ricevere il supporto per i problemi più comuni; ma anche una protezione superiore contro i furti di identità, che sono un fenomeno evidente che riguarda Instagram e che spesso provoca - soprattutto in Italia - un girotondo di richieste e domande che rimangono spesso inevase.

C'è anche la spunta blu
Meta Verified - già disponibile da marzo negli Stati Uniti e da prima ancora in Nuova Zelanda e Australia - costa 13,99 euro al mese se sottoscritto da web o 16,99 euro se fatto da iOS e Android (per coprire i costi che Apple e Google trattengono su ogni transazione).
Include anche la spunta blu di verifica - subordinata all'inoltro di un documento di identità - e ulteriori funzioni per la comunicazione.
Fa quanto meno sorridere che uno dei problemi riscontrati dagli utenti di Instagram, in particolare, abbia ora una soluzione. E che tale soluzione sia subordinata a una sottoscrizione mensile.

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Come bloccare lo strapotere della burocrazia italiana?

Messaggioda cts » 01 nov 2023 11:39

Come bloccare lo strapotere della burocrazia italiana?

Due esempi di come in Italia riusciamo a castrare magnificamente il diffondersi della nostra Arte, con la "A" maiuscola.

Nel primo caso abbiamo il calvario di una professoressa che diffonde due immagini di un archivio (senza scopo di lucro!): mail, marche da bollo e un contratto!
https://www.corriere.it/cronache/23_ott ... e9ef.shtml

Nel secondo caso, abbiamo il ritrovamento della stanza segreta (attribuita a Michelangelo) la cui visita costa 20 euro, anzi no, 23 euro, anzi no, 33, anzi no, 38... Che pagliacciata!
https://video.corriere.it/cultura/i-dis ... refresh_ce

Il biglietto di ingresso avrà un costo di 20,00 euro a persona (2,00 euro i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni) a cui si andranno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (10 euro intero, 3 euro ridotto fino al 15 dicembre 2023). Un totale di 30,00 euro più la prenotazione obbligatoria per i biglietti interi e 5 euro più i 3 euro di prenotazione obbligatoria per i ridotti.

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Come bloccare lo strapotere di YouTube?

Messaggioda cts » 08 nov 2023 19:25

Google vuole bloccare ReVanced e simili: per le app come Youtube solo client ufficiali
di Roberto Pezzali - 08/11/2023 11:35 -- DDay.it
Una nuova api chiamata Android WebView Media Integrity API permetterà ai servizi di streaming gratuiti di verificare l’integrità del client. Sarà pronta per il 2024, quando entrerà in servizio il DMA. Non è un caso: tutti i client di terze parti spariranno.

Android WebView Media Integrity API è di fatto ciò che resta di WEI.
Google abandons Web Environment Integrity API proposal • The Register
Google bins integrity API that looked more than a bit like horrible DRM for websites
Chocolate Factory to focus on more limited attestation for Android WebViews

Thomas Claburn // Giovedì 2 Nov 2023 // 22:47 UTC

Google vuole definitivamente mettere fine alle app modificate di YouTube
Tommaso Calabrese - 07 Nov 2023 - 13:29 -- TuttoAndroid

La ragione è che l'Anti-AdBlock di YouTube sta portando l'utenza a scegliere AdBlocker e strumenti migliori.
Link 1. Tom's Hardware.
Link 2. ilSoftware.it
E come scrive Felice Galluccio nell'articolo pubblicato da ilSoftware.it il 6 Novembre:
Gli esperti del settore avvertono che gli sforzi di YouTube per fermare gli ad blocker potrebbero portare a soluzioni di blocco più complesse. Quello che gli utenti non sanno è che a furia di installare nuove estensioni, si potrebbero creare vere e proprie falle nella sicurezza involontariamente.


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Come bloccare lo strapotere del consenso nei social?

Messaggioda cts » 22 nov 2023 19:07

Come bloccare lo strapotere del consenso nei social?
Nella vita finta, felice e perfetta che molti rappresentano sui social ecco che spunta la possibilità di ottenere tanti consensi per i propri post.
Finti. A pagamento.

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Come bloccare lo strapotere degli autovelox comunali truffaldini?

Messaggioda cts » 04 dic 2023 02:14

Come bloccare lo strapotere degli autovelox comunali truffaldini?
Autovelox di Cadoneghe, com'è andata a finire? 60.000 le multe fatte dal dispositivo. Come richiedere l'annullamento

Immagine

L'autovelox di Cadoneghe è stato il protagonista di molte notizie negli ultimi mesi. Tutto iniziò con l'esplosione - dolosa - dell'autovelox nel comune veneto che fece insospettire i carabinieri. Dopo vari accertamenti si scoprì che i dispositivi non erano in regola!
La notizia mise su tutte le furie i multati che, fino a oggi, hanno protestato contro l'ingiustizia: 58 mila le multe elevate, una quantità assurda.

Finalmente però è stato messo un punto a questa sgradevole vicenda, il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro - sotto parere dell’avvocato Antonio Greco - ha annullato in autotutela tutte le multe fatte dall'autovelox posizionato sulla strada regionale 307.

È stato un abuso di potere?
Dopo mesi la situazione si è fatta sempre più chiara, il sindaco Marco Schiesaro commenta: "Finalmente, dopo mesi, posso rompere il silenzio. Questo caso rappresenta un evidente abuso di potere. Fin dall'inizio, ho difeso l'istituzione e adottato una posizione garantista. Man mano che la situazione si evolveva, è emersa la convinzione che alcuni funzionari non avessero svolto adeguatamente il proprio lavoro."

La situazione si è complicata ulteriormente a causa delle indagini - ancora in corso - sulla condotta dell'ex responsabile operativo della polizia locale Giampietro Moro. In tutti i casi si sta ancora indagando sulle pratiche relative agli autovelox, su cui commenta l'avvocato Greco: "I motivi dell’annullamento sono diversi da quelli adottati dai ricorrenti fino ad oggi. I vizi stanno in altri aspetti del procedimento di istituzione dei rilevatori e della segnaletica".

Come richiedere l'annullamento
Tutte le 58 mila multe saranno annullate ma verranno analizzate quasi caso per caso, specialmente dove ci sarà da restituire del denaro.
Alcune persone hanno saldato interamente le loro sanzioni, altre ne hanno pagate solo una parte.
È stato individuato uno stratagemma utilizzato da alcuni multati: versare un importo inferiore rispetto alla sanzione prevista.
Grazie a questo "trucchetto" la sanzione risulterebbe saldata, ma la discrepanza tra l'importo pagato e la sanzione verrebbe notificata almeno dopo tre anni. Il comune chiede quindi anche di allegare al modulo di richiesta di annullamento (che trovate a questo link) anche la ricevuta del pagamento della sanzione.

Solo successivamente all'esecuzione di un'istruttoria su tutti i moduli da parte del Comune, gli utenti a cui dovranno essere rimborsate le somme versate saranno contattati per concordare le modalità di restituzione.

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Erano proprie necessarie le cattive maniere (esplosivo contro l’autovelox) per far rivelare finalmente la verità?


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