Come bloccare uno strapotere?

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Come bloccare uno strapotere delle banche?

Messaggioda cts » 19 nov 2022 16:56

Il contante costa più del POS agli esercenti: accettare pagamenti con carta conviene

Esempio di articolo giornalistico pretestuoso dove viene travalicata la realtà per meri scopi commerciali di percentuali sulle vendite di beni o servizi.
Ho scritto a Punto Informatico ribattendo punto per punto le loro stupide asserzioni ma hanno sempre cancellato le mie opinioni.
Il problema dei pagamenti tramite POS (e quindi il problema del contante che favorisce l'evasione fiscale) lo si combatte in una sola maniera. POS gratuiti in comodato d'uso, senza canoni, senza commissioni bancarie, senza spese.
"E come se li paga lo Stato, allora?". Semplice. All'aumento della transazioni elettroniche corrisponde un aumento del fatturato dichiarato e quindi un aumento dell'imponibile da tassare. Elementare, signori Ministri Economici....

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Come bloccare lo strapotere dell'App Store di Apple?

Messaggioda cts » 19 nov 2022 17:04

UE, in vigore la legge che obbliga l'apertura alle app di terze parti
Con il Digital Markets Act finisce il monopolio dell'App Store in iOS, ma anche le app di messaggistica dovranno garantire l'interoperabilità.
Un'altra tegola digitale cade sul capo della povera Apple dopo l'imposizione di USB-C.

L'altra novità prevista dal DMA è l'obbligo di interoperatività tra piattaforme di messaggistica: in pratica, iMessage, WhatsApp, Telegram, Signal e soci dovranno consentire agli utenti di ciascuna piattaforma mandarsi messaggi, oltre che di fare chiamate e videochiamate, anche se la rispettiva applicazione non è installata sul dispositivo.
Signori, eppure esiste Matrix... La vedo dura su questa interoperatività tra piattaforme di messaggistica, ma chissà se non arrivi la volta buona di sbarazzarci dei prodotti di faccia-di-palta Mark Zuckerberg...

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Come bloccare lo strapotere di Adobe e Pantone?

Messaggioda cts » 19 nov 2022 17:10

I soldi del colore
Si possono monetizzare gli standard? Ed è ammissibile farlo anche se questo potrebbe riguardare la bandiera italiana?

Immagine

Se descriviamola bandiera con i colori Pantone tessile 17-6153 TCX (Fern Green), Pantone tessile 11-0601 TCX (Bright White) e Pantone tessile 18-1662 TCX (Scarlet Red) e ne stampiamo qualche copia della bandiera, descritta graficamente in quest'ultimo modo, usando una copia di Adobe Photoshop appena comprata o aggiornata, dovremmo pagare 15 dollari per un plugin, oppure rassegnarci a vedere la bandiera stampata (non è uno scherzo!) come un tetro rettangolo nero.
Ancora una volta, ci vengono in aiuto i numeri esadecimali, #4f7942, #ffffff, #ff2400 (comunque i modi per identificare un colore sono moltissimi, si va dal RAL in edilizia e arredamento, a CMYK delle macchine fotografiche digitali a RGB della televisione) ma soprattutto gli standard open source...

Ultima nota, quando fu scritto il DPCM 14 aprile 2006 per definire i colori della bandiera, fatto da Gianni Letta, non è che non esistevano regole all'epoca sui colori, ma si cercò un codice riconosciuto in tutto il mondo per evitare la figuraccia della bandiera verde bianco ed arancione esposta a Bruxelles.
Il codice Pantone per il tessile indica i primi due numeri riguardano la luminanza, gli altri 2 (da 00 a 64) sono la tonalità e gli ultimi due sono la saturazione.
Non essendo quindi una miscela della quadricromia, ma la misura di un intervallo, ecco che la misurazione dell'intervallo della gamma delle radiazioni non può essere assoggettata a brevetto.
Quello che è assoggettato a brevetto è solo la corrispondenza tra questa misura di intervallo ed un codice che permette ad un programma di sapere che valori deve usare.
Se un altro produttore vuole indicare con altro tipo di codifica quella misurazione di intervallo può farlo, ma i suoi codici devo essere completamente differenti da quelli di Pantone.
Quello che difende Pantone è la sua stringa identificativa della misurazione dei valori di luminanza, tonalità e saturazione.
Se altre aziende vogliono farsi avanti per avere un loro sistema di codifca di luminanza, tonalità e saturazione, possono farlo, assumendone gli oneri.

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Come bloccare lo strapotere di Apple che raccoglie i dati personali dei suoi utenti?

Messaggioda cts » 23 nov 2022 08:11

Come bloccare lo strapotere di Apple che raccoglie i dati personali dei suoi utenti?
Mysk torna alla carica e sostiene, prove alla mano, che Apple raccoglie un ID che identifica univocamente ciascun utente di iOS legandolo con nome e cognome, data di nascita, indirizzo email, numero di telefono e così via. Ciò contrariamente a quanto dichiarato dall'azienda di Cupertino.

Nelle primissime righe della politica sulla privacy applicata da Apple per la sua funzionalità di analisi dei dati si legge chiaramente che "nessuna delle informazioni raccolte ti identifica personalmente".
Come sottolineato più volte dalla società di Cupertino, un vero e proprio vanto rispetto alla concorrenza, Apple si asterrebbe dal raccogliere dati che permettano di identificare individualmente ogni singolo utente.

Tommy Mysk e Talal Haj Bakry, due sviluppatori di app e ricercatori di sicurezza presso la società di software Mysk, nei giorni scorsi avevano criticato esplicitamente il comportamento della Mela, dimostrando come Apple raccoglierebbe i dati degli utenti anche senza consenso.
Oggi da Mysk si rincara la dose: l'analisi dei dati che ogni dispositivo Apple invia alla società guidata da Tim Cook mostra l'utilizzo di un ID univoco che resta immutabile nel tempo e che è chiamato Directory Services Identifier (DSID). Questo dato viene registrato da Apple insieme con le informazioni dell'account (ID Apple): questo significa che esso è legato a doppio filo con il nome completo di ogni utente, con il suo numero di telefono, la data di nascita, l'indirizzo email e altro ancora.

"I dati personali vengono trattati conformemente alle politiche di tutela della privacy di tipo differenziale", scrive Apple. "Tali informazioni non vengono salvate o vengono rimosse dai report prima di essere inviate ad Apple. Su un dispositivo iOS, puoi verificare questo tipo di informazioni in Impostazioni, Privacy e sicurezza, Analisi e miglioramenti, Dati analisi".

I test di Mysk dimostrerebbero tutta un'altra realtà ovvero che il DSID, direttamente legato con il nome dell'utente e quindi con la sua identità, viene inviato ad Apple nello stesso pacchetto con tutte le altre informazioni di analisi.
Tommy Mysk aggiunge: "questo è un problema perché ad oggi non c'è modo di disattivare questo comportamento".

Come accennato in apertura, Mysk aveva scoperto che Apple raccoglie informazioni analitiche anche quando l'utente disattiva manualmente l'impostazione, sul suo iPhone, chiamata "Condividi iPhone Analytics". A seguito della scoperta un gruppo di consumatori ha deciso di avviare, negli Stati Uniti, un'azione legale nei confronti di Apple che non avrebbe rispettato gli impegni in tema di tutela della privacy assunti con i suoi clienti.
Ben conosciamo quanto Apple abbia portato acqua al suo mulino con claim e pubblicità in cui si sottolineava il pieno rispetto della privacy da parte dell'azienda e la volontà di difendere a tutti i costi i dati personali degli utenti. La bomba innescata da Mysk, alla quale per il momento non si registrano reazioni da parte della Mela, potrebbe risultare davvero pericolosa per Apple e per il suo business.

Nel corso di questi test, i ricercatori di Mysk hanno verificato il loro lavoro su due diversi dispositivi: hanno utilizzato un iPhone sottoposto a jailbreaking con iOS 14.6: questo ha permesso di decifrare il traffico ed esaminare esattamente quali dati vengono inviati ad Apple.
I ricercatori hanno poi confrontato il comportamento del sistema operativo e delle app con un normale iPhone basato su iOS 16: in questo caso non è stato ovviamente possibile esaminare esattamente quali dati vengono trasmessi sui server Apple perché la crittografia non lo permette. Gli esperti spiegano però che le tante somiglianze con i test svolti sul telefono jailbroken suggeriscono che i modelli individuati sembrano essere gli stessi. Su iOS 16, infatti, i ricercatori hanno rilevato le stesse app inviare pacchetti di dati simili agli stessi indirizzi remoti Apple. I dati sono stati trasmessi contemporaneamente nelle stesse circostanze e anche l'attivazione e la disattivazione delle impostazioni di privacy disponibili non ha portato a risultati difformi.

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Come bloccare lo strapotere di Facebook che ti scarica la batteria?

Messaggioda cts » 31 gen 2023 15:36

Facebook può usare il tuo smartphone (e la sua batteria) per fare test a tua insaputa
Facebook, attraverso la sua app, eseguirebbe un gran numero di prove e test sullo smartphone di ignari utenti. Utenti che vedono la batteria colare a picco. A denunciarlo è un ex programmatore di Meta licenziato, a suo dire, perché si sarebbe opposto a questa pratica

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Come bloccare lo strapotere di Windows 11?

Messaggioda cts » 15 feb 2023 15:28

Windows 11 è praticamente uno spyware
Una recente analisi mostra che l'ultima versione del sistema di Microsoft invia un sacco di informazioni anche a terze parti sin dal primo avvio.

Gli utenti di Windows non dovrebbero essere sorpresi se qualche ricerca mostra che il loro sistema operativo non è particolarmente in grado di tenere la bocca chiusa, inviando tutta una serie di dati a Microsoft durante il funzionamento.
Dopotutto esiste, all'interno di Windows, una funzionalità che si chiama telemetria e che ha palesemente proprio quello scopo: inviare a Redmond dati sul funzionamento del sistema, con la promessa che quelle informazioni vengano utilizzate in modo anonimo e soltanto per migliorare Windows stesso.
Questo è quanto racconta Microsoft, e non è falso; soltanto, è un po' parziale. Quando infatti qualcuno si mette a verificare quanto e con chi Windows 11 comunichi emergono cose interessanti.

Questo qualcuno è il canale YouTube The PC Security Channel che in un video (riportato in fondo all'articolo e significativamente intitolato Windows è diventato uno spyware?) ha analizzato con Wireshark tutte le comunicazioni in uscita di Windows 11 (controllando le richieste DNS), e le ha messe a confronto con quelle di Windows XP.

Ha così scoperto che non appena completata l'installazione, eseguito il primo boot, Windows 11 contatta diversi servizi online forniti da Microsoft (MSN, Bing, Windows Update e altri) ma anche diversi servizi di terze parti, come Steam, McAfee e il sito Scorecard Research di Comscore, che compie ricerche di mercato al fine di compilare «studi e rapporti sulle tendenze e i comportamenti in Internet».
La "telemetria" di Windows 11, insomma, non si limita a fornire informazioni tecniche al produttore del sistema operativo, ma contatta anche aziende specializzate in ricerche di mercato, editori pubblicitari e domini legati alla geolocalizzazione senza che l'utente apra un browser, e soprattutto senza chiedere il permesso ad alcuno.

Quanti sostengono che Windows 11 spii i propri utenti, insomma, e per questo motivo preferiscono adoperare sistemi liberi, non sembrano avere proprio tutti i torti.

Per capire quant'è peggiorata la situazione di Windows da questo punto di vista negli ultimi vent'anni The PC Security Channel, come dicevamo, ha sottoposto alla stessa analisi Windows XP, scoprendo che anch'esso si mette in contattato con un servizio remoto dopo l'installazione: contatta infatti Windows Update. E basta.

Vero è che nel 2001 Microsoft ancora non aveva ideato la telemetria, ma resta il fatto che un paio di decenni fa il sistema operativo si limitava a fare un controllo tecnico, senza alcun tracciamento né collegamento sospetto con chi si occupa di pubblicità. Adesso, invece, è molto più ciarliero: parla con tutti, e senza farlo sapere all'utente.


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Come bloccare lo strapotere di Meta? Forse facendolo battagliare con lo strapotere della SIAE

Messaggioda cts » 25 mar 2023 15:28

Meta ha licenziato, licenzia e licenzierà
Il colosso social lascia a casa altri 10.000 dipendenti, e prevede già ulteriori tagli al personale.
Nel frattempo, il povero Mark Zuckerberg, che attualmente deve accontentarsi di un patrimonio personale di appena 64,4 miliardi di dollari inizia pure un braccio di ferro con un altro strapotere monopolista in Italia, cioè la società che estorce una tangente sulle vendite dei supporti di memorizzazione venduti nel Belpaese, cioè la SIAE.
Meta e SIAE, salta l'accordo: via la musica italiana da Facebook e Instagram
Meta, la società che controlla Facebook e Instagram, ha deciso di non rinnovare l'accordo di licenza che aveva sottoscritto con la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), che gestisce i diritti della maggior parte degli artisti italiani e riscuote i compensi per l'utilizzo delle opere: per quanto riguarda la musica, si parla di oltre 4 milioni di brani. Ciò avrà conseguenze molto spiacevoli per gli utenti dei social network di Meta: tutti i brani musicali gestiti dalla SIAE, infatti, saranno rimossi.

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Come bloccare lo strapotere dei cavetti Apple?

Messaggioda cts » 09 mag 2023 11:33

La Commissione Europea avverte Apple: con USB-C non dovrà favorire i cavi originali
Il Commissario Thierry Breton avrebbe scritto un avvertimento formale ad Apple relativamente alla possibilità che con il prossimo passaggio alla porta USB-C su iPhone, il produttore americano possa riservare funzionalità o prestazioni ai soli cavi originali o certificati Apple.

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Come bloccare lo strapotere degli abbonamenti per sbloccare le funzioni sulle auto?

Messaggioda cts » 12 mag 2023 22:07

Il caso degli abbonamenti per sbloccare le funzioni sulle auto, ha visto Mercedes nell'ultima notizia.

Vuoi una Mercedes più veloce? Paga l'abbonamento
I veicoli elettrici della casa tedesca offrono le massime prestazioni solo se si accetta di pagare una quota mensile.

Pessima novità, nata da un'idea di BMW e che rischia concretamente di stravolgere il futuro del mercato automobilistico, visto che General Motors, Stellantis e Ford saranno le prossime a seguire questi passi e visto che Tesla si fa strapagare optional software che poi disabilità da remoto quando si vende l'auto...

Si tratta in fondo della stessa soluzione cui stanno passando anche i giganti del software per PC, e non da oggi: basti pensare ai programmi di Adobe, per i quali non è più disponibile una licenza a vita ma un abbonamento nel tempo, o alla suite Office di Microsoft, ancora esistente in versione acquistabile una volta sola ma che Microsoft vorrebbe evidentemente soppiantare con Microsoft 365.

Soltanto che un crack su un PC provoca danni "limitati" (se è un crack nocivo dopo lo sblocco e se si può definire "limitato" un danno informatico di un oggetto che contiene migliaia di dati, personali ed economici, comunque sensibili) mentre un crack su un'automobile potrebbe provoca danni mortali perché trasformerebbe l'oggetto mobile in un'arma micidiale.

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Come bloccare lo strapotere dei Comuni fannulloni?

Messaggioda cts » 17 mag 2023 14:18

Come bloccare lo strapotere dei Comuni fannulloni? - Quando la toppa è peggio della buca
Il pensionato Claudio Trenta, 72 anni, si è messo a riparare da solo una buca in strada a Barlassina (Monza) e per questo si è visto arrivare una multa di 882 euro! E con la richiesta di riaprirla!


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