Odio andare off topic, ma un post che ho trovato su Tingavert è illuminante sul modo di agire dei giapponesi.
Il post riguarda il
motore 150 del mio vecchio
Suzuki Epicuro, soggetto agli spegnimenti così come il successivo
Burgman UH 150.
Ma eccovi la storia, inframmezzata dai miei commenti. Il proprietario del Burgman 150 scrive direttamente a Suzuki Italia.
Verso la fine di dicembre 2006, vengo a sapere che un mio collega di lavoro, anch’esso proprietario di un Burgman UH150 con i medesimi problemi di spegnimento, aveva avuto rassicurazioni dal Vs. concessionario MOTOFOLLIA di Ozzano Emilia (BO).
In sostanza, l’installazione di un apposito kit di modifica avrebbe evitato questi spegnimenti dovuti alla formazione di condensa che si veniva a creare nel carburatore in condizioni di freddo umido.
Quindi alla fine si è scoperto qual era la causa dello spegnimento.
Confermo che in condizioni di freddo umido il motore 150 tendeva a spegnersi, anche a caldo.
A metà gennaio 2007 mi reco quindi da MOTOFOLLIA dove finalmente trovo personale cortese e apparentemente competente che mi informa che il problema da me riscontrato è noto da tempo a Suzuki.
Motofollia è (anzi, purtroppo, era) un concessionario serio e non fa finta di nulla, informando l'utente che Suzuki Italia non fa finta di non conoscere il problema.
In un primo tempo veniva giustificato dalla scarsa qualità delle benzine presenti in Italia ma, a seguito di successivi test effettuati in Giappone con analoghe situazioni climatiche riprodotte artificialmente, fu preso atto che il problema esisteva veramente e se ne doveva porre rimedio.
Ecco la serietà di una casa: appositi test per riprodurre il problema, senza far finta di nulla o addirittura imputando la colpa allo stile di guida dei possessori di mezzi (come invece abbiamo visto in Italia col caso del Peugeot Satelis 400).
All’incirca dall’autunno 2005, fu quindi approntato, dalla casa madre in Giappone, questo kit di modifica che avrebbe dovuto risolvere il problema.
Questa notizia è completamente inedita per me.
Non ne sapevo nulla, però è anche vero che è meglio stendere un velo pietoso sui concessionari Suzuki ufficiali avvicendatisi nel capoluogo pugliese in quegli anni....
I primi interventi di sostituzione furono effettuati da MOTOFOLLIA verso la fine del 2005 e nuovamente a partire dall’autunno 2006 nella stagione in cui l’inconveniente si manifesta in modo più evidente e, in base a quanto assicuratomi da MOTOFOLLIA stessa, nessuno dei clienti interessati si era poi ripresentato presso la loro officina lamentandosi della mancata risoluzione del problema.
Quindi il kit di modifica approntato in Giappone funziona. Ma ai possessori di Epicuro 150 (cioè a me) non arrivò nulla. Colpa dell'importatore italiano, non interessato a rimediare ad un difetto del prodotto anche se ammetteva di conoscerne l'esistenza? Dei meccanici delle officine autorizzate? Forse tutti costoro pensavano che dopo 5-6 anni i loro scooters erano tutti rottamati? Di cero, comunque, la colpa non è/non era dei possessori del motociclo....
Vi faccio notare che l'ultimo intervento sul mio Suzuki 150 Epicuro fu a dicembre 2007, presso un concessionario ufficiale Suzuki della provincia, ma nonostante l'esborso esorbitante il problema non fu risolto... il mezzo mi si spense sulla strada del ritorno, in piena serata invernale...
Rassicurato da queste parole richiedo a MOTOFOLLIA di ordinare anche per il mio scooter tale kit di modifica e, dopo l’effettuazione del 3° tagliando a 12000 km (13 marzo 2007), il 5 aprile 2007 mi viene installato il suddetto kit senza alcun costo aggiuntivo.
"mi viene installato il suddetto kit senza alcun costo aggiuntivo" la dice tutta sulla serietà del concessionario Motofollia. Tra l'altro, leggete
qui i premi che quelli del concessionario Motofollia si sono meritati.
Riporto dal link fornito:
UNICO SITO DI UN CONCESSIONARIO DI MOTO CHE RIPORTA IMMEDIATAMENTE LE CAMPAGNE DI RICHIAMO SUI PRODOTTI COMMERCIALIZZATI.
Ma torniamo alla lettera dell'utente con i problemi di spegnimento.
Io ho avuto la fortuna di avere a che fare con un concessionario onesto e competente, ma nella mia zona è l'unico su 4 contattati.
Sarà anche un caso ma l'unico concessionario onesto a dicembre 2009 ha purtroppo cessato l'attività.
Amara la conclusione della vicenda, oggi Motofollia
è chiuso, ma comunque lascia dei recapiti per eventuali problemi.
I concessionari (ma soprattutto i produttori e gli importatori) dovrebbero imparare da tutta questa faccenda come ci si comporta con i propri clienti quando il prodotto venduto ha dei difetti conclamati.