Risolveranno i problemi di autonomia delle auto elettriche.
A parità di peso durano tre volte di più della attuali e diffuse batterie agli ioni di litio ma ci vorranno ancora degli anni prima che si possano trovare in commercio: sono le batterie al litio-zolfo.
L'idea è venuta ai ricercatori dell'Università di Waterloo, in Canada, guidati dalla professoressa Linda Nazar e sfrutta lo stesso principio della tecnologia agli ioni di lito: l'energia viene immagazzinata in un elettrodo e rilasciata attraverso l'altro.

Nella foto: la dottoressa Nazar.
Con questa tecnologia la densità di energia dell'elettrodo positivo può arrivare a circa 1200 wattora per chilogrammo, laddove una cella tradizionale arriva al massimo a 500 wattora per chilo.
Insieme alle promesse, la realizzazione di batterie al litio-zolfo comporta il superamento di alcune difficoltà: per esempio le batterie così create si scaricano piuttosto rapidamente anche senza dispositivi collegati e occorre trovare un modo per proteggere adeguatamente l'elettrodo negativo, di litio metallico.
Secondo la professoressa Nazar la tecnologia allo studio consentirà di realizzare batterie in grado di sopportare 100 cicli di ricarica senza perdere capacità in maniera significativa.
Le batterie al litio-zolfo hanno già destato l'interesse di aziende come Toyota, la quale sta finanziando le ricerche del team di Nazar nella speranza di applicarne i risultati alla realizzazione di auto elettriche.
Nazar ritiene che le batterie al litio-zolfo siano completamente riciclabili (gli elementi costitutivi possono essere riutilizzati per creare nuove batterie) e che i sottoprodotti relativi siano del tutto ecocompatibili.



