Honda Forza 750

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Andrea81

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Honda Forza 750

Messaggioda Andrea81 » 22 ott 2021 14:30

Ebbene, dopo oltre 10 anni e circa 132.000km ho "tradito" il mio Satelis RS 250 (che continuerà a usare mio papà) con un Honda Forza 750 Travel.

L'ho ritirato questa mattina e ho percorso solo una dozzina di km (fra città e tangenziale) per andare al lavoro quindi è un po presto per una recensione.
Posso solo dire che è imponente, corre e il cambio (automatico ma meccanico a doppia frizione) è fluidissimo.
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cts

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Re: Honda Forza 750

Messaggioda cts » 23 ott 2021 17:24

Noi ci mettiamo comodi e attendiamo con calma le tue future impressioni!
Complimenti!

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Mix

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Re: Honda Forza 750

Messaggioda Mix » 04 nov 2021 23:05

Un bel cambio di paradigma.
E ora, chi ti (o "vi") ferma più??

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Andrea81

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Re: Honda Forza 750

Messaggioda Andrea81 » 03 mar 2022 22:07

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PREMESSA:

Volevo scrivere un’ipotetica comparativa fra Peugeot Satelis eHonda Forza… ed era stata pensata mentre ero in attesa di ricevere il Forza 750 e mai avrei pensato di pubblicarla dopo averlo rivenduto.
Anzi, non avrei mai pensato di voler vendere un mezzo dopo meno di 2 mesi dal momento in cui ne sono entrato in possesso, tant’è che possiedo ancora quasi tutti i mezzi che ho acquistato, dopo lunghe considerazioni, negli anni.
Altrettanto ovviamente, non essendo un masochista, non ho acquistato e rivenduto un mezzo perdendo poco meno di 2000€ solo per il gusto di “parlare male” di qualcosa.
E tantomeno ho interesse a pubblicizzare un mezzo fuori produzione.

In pratica ho frainteso il tipo di mezzo che sono andato ad acquistare, il target del Forza 750 è tutt’altro che il sottoscritto e ora vi spiego perché mi ha deluso.
Ovviamente ha tante qualità che lo pongono al vertice della categoria ma, come nella vita, non sempre il primo della classe sarà quello che avrà successo.
Cosa significa? Che lo scooter, nonostante le sue prestazioni, si deve adattare alle mie “esigenti esigenze” e non io alle sue. E il Forza 750 in questo è stato deludente.
Quindi, insolitamente partiamo dalle conclusioni, ma ci terrei molto che leggeste le argomentazioni che mi hanno portato appunto, a queste conclusioni:

Conclusioni
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Quindi il Forza è cosi un disastro? No, assolutamente, PER ME è un disastro ma per il suo target è un gioiellino, dico davvero.

In questi mesi ho frequentato alcune community e i giudizi sono ottimi (anche a livello di “religione” in tanti casi, a differenza di questo forum dove non abbiamo mai avuto paura di dire se ci sono cose che non ci soddisfano) ma l’utente medio lo ha scelto quasi esclusivamente per le prestazioni, un anti T-Max insomma, anche se probabilmente tecnicamente superiore.
A usarlo per scopi ricreativi, come per fare viaggi e giri di piacere va abbastanza bene (visibilità negli specchietti a parte), da pendolare (che non deve adeguarsi al mezzo) però non lo consiglio, a meno che non siate super abitudinari e non abbiate la necessità di trasportare cose.

Ma perché l’ho scelto? (A parte non aver consultato il nostro Amministratore CTS si intende?)
Mi affascinava l’idea di uno scooter con un cambio a doppia frizione, solo quello, e poi vista la fascia di prezzo mi aspettavo un mezzo premium a 360° invece tanti piccoli dettagli sono stati sacrificati, probabilmente per avere un prezzo di vendita inferiore (di poco) al suo antagonista.

Ma cosa intendo per mezzo “premium”?
Diciamo che mi aspettavo di acquistare una “Mercedes degli scooter”.
Magari ha qualche optional in meno di altri modelli più economici ma quello che c’è è indistruttibile e soprattutto pensato nei minimi dettagli. E se una cosa non è eccellente, non si installa.
Insomma, come dice lo slogan della casa automobilistica appena citata: "The best or nothing".

Ho letto molte recensioni ma, vuoi perché due pagine dopo c’era la pubblicità dello stesso mezzo, vuoi che anche in buona fede un tester l’ha potuto usare al massimo per una giornata, sembrava un mezzo perfetto per tutto, il punto di unione perfetto fra moto e scooter.


Prestazioni:
Per il Satelis non mi dilungo più di tanto, è uno scooter classico con il motore Piaggio Quasar, consuma poco, spinge abbastanza per la sua cubatura ma in autostrada è sempre in zona limitatore.
Si guida bene, è leggero ed è anche abbastanza divertente da guidare su percorsi tortuosi, nonostante il telaio abbia la rigidità torsionale di un plumcake.
Il Forza è su un altro pianeta rispetto al Satelis 250, ovviamente il fatto che abbia circa il triplo della cilindrata e della potenza non stupisce, ma non si tratta solo della potenza “bruta”, anche la ciclistica, i freni ecc sono quelli di una moto.
L’inserimento in curva e i trasferimenti di carico sono perfetti (ovviamente non sto parlando di una moto supersportiva… anche perché non ne ho mai guidata una), mi ha ricordato la Z750 come stabilità ma molto, molto, più confortevole… ma anche molto, molto, più pesante.
La frenata è decisa e pronta, merito dei due enormi dischi freno anteriori e dell’ABS a due canali, davvero impressionante, ne ho avuto bisogno una sola volta e per fortuna ha funzionato benissimo (certo, se non fosse stato per un motivo di cui parlerò più avanti non avrei provato l’ebrezza di far scattare anche le frecce per la violenza dello stacco).
La cosa che più mi è piaciuta ed è stato il motivo che mi ha fatto scegliere questo mezzo? Il cambio DCT.
Questo cambio è davvero spettacolare (previo lasciarlo scaldare bene), docilissimo, quasi non si sente cambiare se si va con un filo di gas, addirittura “violento” in modalità Sport.
Ah si, ci sono 4 modalità di guida, Standard, Rain, Sport e una quarta completamente personalizzabile in cui si possono scegliere le soglie di potenza erogata, punto di cambiata, sensibilità dell’ABS, intensità del freno motore.
L’erogazione è quella che ci si aspetta da un bicilindrico, tanta coppia, qualche vibrazione (o forse dovrei dire scuotimento) di troppo se si vuole fare un sorpasso partendo da bassi giri e si è in modalità Standard o Rain (in Sport gira sempre alto) ma nulla di insopportabile, anzi, da quasi un’idea di… Forza.
In scalata ottimo, avevo paura di questo dettaglio invece “capisce” abbastanza bene quando deve inserire la marcia inferiore.
In modalità Sport è nervosissimo, praticamente inutilizzabile nel traffico, però spaventoso in accelerazione. In modalità Rain quasi non ha freno motore, e forse è la modalità più comoda nell’uso quotidiano, anche se non piove.
In Standard una via di mezzo fra le due modalità precedenti (anche se forse un po’ titubante quando gli si chiede di scattare).

Ergonomia:
Qui mi duole dirlo ma qua il Satelis non vince, bensì stravince a mani basse su quasi tutto quello che si può vincere.
Dove primeggia il Forza? Nello spazio per il passeggero, che essendo più basso è più protetto dall’aria, ma allo stesso modo non vede la strada (la mia compagna è alta all’incirca come me e adora il fatto di potersi appoggiare al bauletto del Forza ma allo stesso tempo lamenta che non può guardare davanti senza spostarsi di lato).
Il tunnel centrale non è piatto in nessuno dei casi, ma per la posizione del motore nel Forza è molto, molto alto, salire e scendere è piuttosto scomodo quando si parcheggia in spazi stretti e non si può portare praticamente nulla in quella posizione perché anche con una piccola scatola si fa interferenza con il manubrio (mi è capitato).
Il Satelis nello stesso punto ha anche un gancio per attaccare delle borse, ci ho portato di tutto.
Il vano sotto sella del Satelis come sappiamo è una caverna e ci sta di tutto, compresa una cesta di bottiglie d’acqua. Più la spesa. E il borsello.
Nel Forza ci sta giusto un casco integrale (sapevo di questo dettaglio infatti ho messo bauletto e borse) che va quasi incastrato e quando c’è dentro il casco non ci sta nient’altro, ma proprio nulla.
Se si tenta di mettere qualcosa sotto la sella e la parte superiore dell’oggetto va a toccare il “cielo” del vano, appena ci si siede lo si sente con le terga (quindi portare un casco per il passeggero sotto la sella, se non si vuole montare il bauletto, è un’esperienza mistica, come guidare in piedi… o rompere il casco sottostante).
Anche il bauletto originale non brilla per dimensioni, anzi!
Un casco ci sta comodo anche con qualche oggetto, ma se si deve portare una scatola, nemmeno troppo grande, non c’è verso di chiuderlo.
Per non parlare del mio PC portatile (o forse dovrei dire PC “spostabile”) da 17”.
Non lo portavo in uno zainetto dai tempi della Kawasaki Z750.
Ah si, me lo porto in giro spesso, ed è una seccatura (anche perché indosso sempre il paraschiena).

Sul manubrio del Satelis c’è un pratico porta oggetti (senza serratura) utile per riporre il biglietto dell’autostrada, dei guanti leggeri o delle monetine.
Sul lato sinistro c’è un vano portaoggetti piuttosto grande con presa 12V (con serratura, che può essere scomoda se lo si vuole aprire senza spegnere lo scooter, io però l’ho modificato con una serratura elettrica).
Sul Forza troviamo sul lato destro un vano (senza serratura) di forma piuttosto irregolare (alto e stretto) in cui non ho potuto riporre nemmeno una parte della tuta antipioggia, divisa in giacca e calzoni, (la Diluvio di Tucano Urbano) perché non ci stava.

Sicurezza:
Premetto che sono molto attento a questa parte usando lo scooter tutto l’anno e con qualunque situazione meteorologica, ma alla sicurezza attiva preferisco la sicurezza preventiva.
Che cosa significa? Preferisco non arrivare nella condizione in cui scopro se lo scooter frena bene o è agile a scartare ostacoli.

Visibilità – specchietti:
Satelis: ha degli specchi enormi montati sul manubrio, la parte più esterna è curvata (asferica) in modo da vedere, anche senza prestare particolare attenzione, ai mezzi in sorpasso. In pratica non ha angoli ciechi.
Forza: esteticamente gli specchietti sono molto belli, ma piccoli, lontani, non asferici.
Un paio di volte ho visto all’ultimo istante dei mezzi mentre mi inserivo in una corsia di accelerazione, per questo motivo, una volta, concentrandomi su un sorpasso non avevo visto che davanti a me c’era un’auto in panne e ho fatto una frenata al limite.
Mi sono preso uno spavento che non ricordo di aver mai provato alla guida di un mezzo (e di cose strane ne ho guidate!).
Purtroppo non esistono specchietti aftermarket plug-and-play, a patto di montarli sul manubrio.
E di lasciare un buco sulla carena.
E di realizzare (magari di stampa 3D) dei tappi da mettere al posto degli specchi originali.
Oppure dovrei adattare degli specchi con tornitura di particolari appositi.
Ma poi ho pensato, devo spendere qualche centinaio di € per la mia sicurezza per un problema stupido, lo potrei tollerare su un mezzo super economico, non su questo mezzo.

Visibilità - Illuminazione:
Il Satelis è superiore anche a molte auto come potenza dei fari, sapevo che sarei dovuto scendere a compromessi.
Nel Forza i fari, come qualsiasi altra luce, sono a LED, e questo significa che probabilmente dureranno più del motore.
La luce dell’anabbagliante è molto potente e concentrata nei primi metri, ma poi scema in un attimo e ai lati non arriva quasi nulla. Il colore della luce è freddissimo e la resa cromatica (per lavoro mi occupo di luce) è imbarazzante.
Per i più tecnici CRI: 67 con R9: -29 (misurato con uno spettrofotometro Konica Minolta CL500A, uno strumento che costa come una Duke 390 e viene calibrato annualmente)
Sicuramente rispetta tutte le specifiche per essere omologato, ma a livello pratico, al buio, i colori vengono falsati in modo abbastanza evidente.
Anche qua, essendo il mio lavoro, avevo pensato di cambiare il led (che non è una cosa plug and play ma richiede di perderci del tempo) ma sempre per il discorso di cui sopra… perché devo farlo io su un mezzo del genere?

Consumi:
Non è un confronto da fare, sono 2 mezzi totalmente diversi.
Ma anche qua ho delle critiche al Forza: il serbatoio è minuscolo in confronto al suo consumo e l’indicatore di carburante è spannometrico.
Mi è capitato di fare rifornimento e riuscire a mettere una volta solo 8 litri, un’altra 9, l’altra 7.5. Ovviamente il pieno viene fatto sempre con scooter sul cavalletto centrale, fino all’indicatore di livello massimo (un lamierino all’interno del bocchettone di rifornimento) e sempre entro pochi km dal momento in cui inizia a lampeggiare la riserva.
Al di la della poca precisione (il Satelis ha 3 o 4 “livelli di riserva”, dal “guarda che cominci ad avere poca benzina” al “guarda, sto andando con i vapori” e il “fra un po vado a credito come le tessere della Omnitel”) la cosa fastidiosa è che bisogna costantemente fermarsi a fare benzina.
Sono passato dal fare 6 tratte casa-lavoro (e viceversa) col Satelis al 2.5 tratte col Forza (ho rischiato anche a farne 3, e avevo ancora 3-4 litri ma mi segnava riserva).
ERRATA CORRIGE: dopo l’ennesima lamentela, durante un azione di richiamo, è stato sistemato, non so come, l’indicatore (suppongo con un aggiornamento software, peccato, l’ho venduto 2 giorni dopo la risoluzione del problema)

Il costo extra del carburante (nonostante gli aumenti), per fortuna, non sarebbe stato un problema, l’avevo messo in conto (va di più, consuma di più) ma a livello pratico è una cosa che proprio mi da fastidio.
Se voglio essere (ancora più) pignolo il motivo per cui anche nell’auto faccio sempre il pieno è che il tempo impiegato per fermarmi a fare rifornimento lo considero un costo.

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Strumentazione:
Il Satelis ha un cruscotto classico, forse automobilistico come concezione, con un’ottima leggibilità e una qualità percepita molto alta. Altri scooter simili sembrano “dei plasticoni”.
Ovviamente le informazioni riportate sono quelle fondamentali e ai tempi della sua progettazione l’integrazione con lo Smartphone non esisteva.
Anzi, non esistevano nemmeno gli smartphone ai tempi (2005/2006).
Ho sempre avuto un auricolare bluetooth che inizialmente usavo solo per le telefonate (Nokia N95 nel 2011) e da qualche anno anche come navigatore vocale con Google Maps. Per qualche tempo avevo installato una staffa su cui montare un TomTom One, montandola in modo che una volta rimossa non lasciasse traccia di se (nessun foro a vista).
Sul Forza c’è il sistema RoadSync: è un sistema che consente l’uso del cellulare alla guida sfruttando il bellissimo (davvero, la leggibilità anche al sole e la risoluzione sono ottime) monitor da 5.5” che fa da cruscotto.
La grafica è selezionabile con più stili di strumentazione, analogica, digitale, ibrida e possono essere visualizzati decine di parametri (percorrenze, temperatura, giri del motore in modo dettagliato, la data, persino un campo personalizzabile con una propria scritta)
Torniamo a Roadsync, le premesse sono ottime, ma all’atto pratico anche qua ho avuto una delusione.
Se arriva una telefona il display indica appunto che sta suonando il telefono (e lo si sente negli auricolari) ma non c’è modo di sapere chi sia il chiamante.
Se si imposta il navigatore viene l’icona di navigazione attiva, ma le indicazioni vengono fornite esclusivamente negli auricolari da Google Maps, sul display nemmeno un pittogramma che indica dove svoltare (la mia vecchia Fiat Stilo Abarth addirittura mostrava la mappa sul navigatore e i pittogrammi sul quadro strumenti a colori. Nel 2001).
Ci sono altre funzioni (lettura messaggi, meteo, lettore musicale) ma tutte implementate attraverso l’assistente vocale di Google (o Siri suppongo nel caso di Apple).
L’unico vantaggio è che queste funzioni vengono richiamate da dei pulsanti vicini alla manopola sinistra del manubrio. In loro assenza mi basterebbe pronunciare “Hey, Google” in qualunque momento per fare lo stesso.
E quindi, in conclusione, visto che critico tanto questo mezzo, come lo avrei fatto io?
Premetto, e chi i conosce sa che ne sarei in grado, che avrei voluto modificarlo e rendere il Forza perfetto, ma non ne ho ne la voglia ne il tempo (oltre al discorso della garanzia).
Ma soprattutto la delusione è stata tale che non ne ho voglia.

Ma si, dicevamo, cosa avrei fatto? Ecco un elenco di modifiche che spero Honda legga e implementi in un ipotetico Forza 750 MY2023:
-specchietti leggermente più grandi, asferici, magari persino riscaldati (quest’ultima è un esagerazione, ma perché no?);
-serbatoio più grande, magari da 15-18 litri (lo spazio non saprei dove trovarlo non avendolo smontato, magari questo non è fattibile);
-una calibrazione e una visualizzazione migliore del livello di carburante  RISOLTO;
-integrazione con Android Auto / Car Play (come sulla NT1100);
-il vano portaoggetti anteriore vedrei di farlo più regolare, lo spazio c’è, magari ne metterei uno anche a sinistra. Entrambi con una serratura elettrica che li blocca a quadro spento (o a smart key fuori portata);
-antifurto che monitora l’apertura della sella e perché non anche delle borse e del bauletto;
-un bauletto più capiente fa gli optional ufficiali (perché tutto si può dire, ma esteticamente il bauletto e le borse del kit travel sono esteticamente favolosi e montare qualcos’altro sarebbe un peccato);
-un faro, magari più grande e quindi “meno figo” come design, ma più efficace.

E quindi? Dopo solo 2.281km l’ho venduto, era diventato solo qualcosa che odiavo e occupava spazio in garage.
E chi prenderà il suo posto?
Lo riprenderà il mio vecchio fidato Satelis RS, dopo un profondo tagliando/restomod… affiancato, dopo il leone di Peugeot, da un’altra razza di felino di cui scriverò a breve (e dopo una settimana e 300 km già adoro)...

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Re: Honda Forza 750

Messaggioda cts » 04 mar 2022 16:13

Un articolo scritto con un taglio - a mio parere - molto professionale, che meriterebbe una platea più vasta di quella che il Forum Peugeot Scooters Club Italia può offrire!
Complimenti sinceri ad Andrea... tanto che sono intervenuto soltanto per pochi e piccoli ritocchi al suo post!

Una mia considerazione tra il "colossale" Honda Forza 750 e lo "snobbato" Satelis.
Il Satelis è uno scooter eccellente sotto tantissimi punti di vista che Andrea ha sottolineato nel suo articolo (e che io ho evidenziato in questa mia prova su strada).
Ottimamente concepito e progettato (apertura elettrica della sella con batteria in panne a parte...) è un peccato però che sia costruito e realizzato con materiali talvolta di scarsa qualità, con assemblaggi a volte imprecisi e senza nessuna volontà di aggiornare costantemente il valido prodotto negli anni.
Sotto questo punto di vista, mi ricorda la mia Chevrolet Matiz... :roll:

Peugeot/Mahindra si accontenta delle briciole nelle quote di mercato e si accontenta di rimarchiare scooters altrui quando invece potrebbe benissimo ricostruire un Satelis aggiornato, basta solo crederci!


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