Sicurezza & 2 ruote: Si muove qualcosa?

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Michel

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Sicurezza & 2 ruote: Si muove qualcosa?

Messaggioda Michel » 27 lug 2013 15:35

Trasporti: al via iter riforma Codice Strada, piu' tutela per i 'deboli'

(ASCA) - Roma, 26 lug - Il Consiglio dei ministri ha approvato stmattina, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, recante delega al Governo per la riforma del Codice della strada. Lo schema di Ddl in esame, si legge nella nota di Palazzo Chigi, si prefigge di intervenire sul vigente codice della strada, non solo per razionalizzare i numerosi interventi legislativi sulla materia succedutisi nel tempo, ma anche per ottenere un nuovo codice con solo alcune disposizioni generali e le prescrizioni comportamentali con relative sanzioni: un testo breve, comprensibile per tutti e non solo per gli addetti ai lavori, e sicuramente non meno efficace sotto il profilo della certezza del diritto e della tutela della sicurezza stradale.

I principali interventi riguardano:
- la revisione della disciplina sanzionatoria, con specifiche misure di premialita' per comportamenti virtuosi e sconti sulle sanzioni in caso di pagamento delle stesse entro cinque giorni;
- inasprimento delle sanzioni per i recidivi e per comportamenti ritenuti particolarmente pericolosi;
- introduzione dell'istituto della patente a punti anche per i minori d'eta';
la previsione, che accoglie la richiesta dall'Associazione Vittime della Strada, di un coordinamento tra procedimento amministrativo e procedimento penale, al fine di evitare che le misure amministrative cautelari di sospensione della patente di guida perdano efficacia prima della definizione del procedimento penale;
- semplificazione burocratica nella presentazione dei ricorsi avverso le sanzioni amministrativi distinguendo chiaramente gli ambiti di competenza tra ricorsi amministrativi (dinanzi al Prefetto) e giurisdizionali (dinanzi al Giudice di Pace).

Il Ddl punta inoltre ad una maggiore tutela dei ciclisti e motociclisti, attraverso l'adozione di misure di tutela dell'utenza debole, anche con riguardo a sistemi di maggiore visibilita' notturna per i ciclisti;
disposizioni riguardanti la circolazione dei veicoli sulla rete stradale ed autostradale in presenza di condizioni atmosferiche particolarmente proibitive, spesso causa di gravi disastri stradali e fenomeni di paralisi e congestione del traffico;
progettazione e costruzione di strade piu' sicure con espressa previsione di una moderna segnaletica e la creazione di infrastrutture ed arredi finalizzati anche alla sicurezza degli utilizzatori a due ruote;
introduzione di disposizioni atte a favorire l'istallazione e la diffusione di sistemi telematici applicati ai trasporti ai fini della sicurezza della circolazione e in un'ottica di semplificazione delle procedure di accertamento delle violazioni.

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Il radar che controlla l'angolo cieco. Un sistema che diventerà obbligatorio

Messaggioda cts » 17 apr 2022 04:19

Il radar che controlla l'angolo cieco. Un sistema che diventerà obbligatorio
In dotazione su molte auto, e su alcune moto, il radar controlla l'angolo cieco che i retrovisori non vedono. Sarà obbligatorio sui veicoli pesanti e furgoni, a tutela degli utenti deboli della strada come i motociclisti. Questo è il RightViu

Ducati, KTM e BMW sono state le prime Case motociclistiche a montare dispositivi radar dotati di blind spot detection.
Il controllo dell'angolo cieco non coperto dai retrovisori, che informa della presenza di un veicolo non visto a lato del proprio, è un aiuto alla guida che punta a ridurre il numero degli incidenti.
Su molte nuove automobili e già previsto di serie, e lo è anche sui alcuni mezzi pesanti, assieme al controllo di corsia e alla frenata automatica di emergenza.
Ciclisti, motociclisti e pedoni, proprio per la loro minore visibilità e la possibilità di occupare spazi che gli altri veicoli non sempre considerano, sono particolarmente esposti al pericolo di finire nell'angolo cieco e quindi di venire travolti durante una svolta.
In Francia dal primo gennaio del 2021 sui mezzi superiori ai 35 quintali è obbligatoria la segnaletica che indica gli angoli ciechi; l'esempio sarà seguito da Germania, Austria e Regno Unito, mentre altri Paesi vogliono far propria questa iniziativa.
Una novità importante che riguarda i mezzi pesanti e commerciali è stata introdotta dal Regolamento dell'Unione Europea 2018/858: prevede che i sistemi di monitoraggio dell'angolo cieco a protezione degli utenti deboli diventino obbligatori dal luglio 2022 su tutti i mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate di nuova omologazione.
Dal 2024 è prevista l'obbligatorietà anche per i mezzi di quella categoria omologati prima del 2022, ragion per cui esistono già alcuni dispositivi retro fit che si possono montare in un secondo tempo senza intervenire in maniera importante sulla costruzione del veicolo o sull'impianto elettrico.

Fra questi rientra anche il RightViu messo a punto da Continental.
Il radar si monta all'esterno del veicolo (ad esempio sotto al retrovisore destro), un sensore misura l'angolo di sterzata e in cabina ci sono un avvisatore acustico e una spia luminosa di allarme che si attivano quando il radar rileva la presenza di un altro veicolo o di un ciclista: il dispositivo manda il segnale di avviso quando il conducente agisce sul volante o inserisce l'indicatore di direzione.
L'area di copertura è di quattro metri sul lato e di 14 sulla lunghezza, quindi sufficientemente ampia.

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Australia. Il radar per i furbetti del telefonino funziona benissimo

Messaggioda cts » 15 ago 2022 06:20

Australia. Il radar per i furbetti del telefonino funziona benissimo
Riguarda indirettamente la sicurezza de centauri. Un sistema che è in grado di individuare chi utilizza lo smartphone alla guida. In Australia ha ridotto del 21% gli incidenti mortali

Centinaia di volte abbiamo ripetuto quanto sia pericoloso l'uso dello smartphone durante la guida e abbiamo discusso quanto questa abitudine invece che ridimensionarsi è un fenomeno ormai sempre più esteso. In città o nelle strade extraurbane è la norma vedere persone che mentre guidano messaggiano o telefonano. L'Italia non è l'unico Paese in cui è diffuso questo problema e in Australia hanno forse trovato una soluzione. Si tratta di un sistema di monitoraggio che è in grado di individuare chi alla guida sta usando il telefonino.

E' stato sviluppato dalla società Acusensus e le prime sperimentazioni sono iniziate nel New South Wales a partire dal 2019. Da allora in Australia sono state installate diverse "telecamere" collegate a un'intelligenza artificiale. La struttura dell'apparato è piuttosto semplice, si tratta di un'asta alla cui estremità è installata una fotocamera in grado di individuare la targa del veicolo e soprattutto di fotografare dall'alto gli automobilisti.

Immagine

Da questa prospettiva il software è in grado di distinguere con chiarezza se il conducente ha in mano o all'orecchio uno smatphone. Le informazioni vengono inviate a centro di elaborazione, valutate pressoché istantaneamente e in caso sia necessario viene inviata immediatamente una segnalazione alla pattuglia di polizia sulla strada.

Nei due anni in cui il sistema è stato utilizzato in Australia, Acusensus ha permesso una riduzione di cinque volte dell'utilizzo del telefonino alla guida e le morti sulla strada sono calate del 21%.

Questo nuovo tipo di sistemi per il controllo del traffico virtualmente sono programmabili per individuare anche altri tipo di infrazione, come ad esempio chi guida senza cintura di sicurezza, se il veicolo è senza assicurazione o addirittura rubato. Un sistema quindi affidabile e flessibile non è da escludere che presto lo vedremo anche sulle strade europee.

Tra autovelox-trappola e Acusensus anti-smartphone noi preferiamo nettamente quest'ultimo!


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